IDEE E PROGRAMMI PER L'AGRICOLTURA CHE CAMBIA

AGRICON

Non si può certo dire che quella che si sta per concludere sia stata una stagione facile per la viticoltura. Tra gli operatori del settore infatti nessuno ricorda attacchi di peronospora tardivi cosi virulenti a carico dei grappoli, e pensare, che alla fine di giugno, il discorso peronospora sembrava praticamente chiuso. Poi le condizioni climatiche sono improvvisamente cambiate con piovosità che nel mese di luglio sono state tre volte quelle della media degli ultimi 30 anni con bagnature fogliari ininterrotte che si sono protratte per tempi “interminabili”. Già ai primi di luglio si sono riscontrati i primi sintomi di peronospora su foglie e grappoli che, complice l’andamento climatico eccezionale, si sono velocemente diffusi sia nelle zone di pianura che di collina. L’eccessiva idratazione degli acini ha successivamente creato fessurazioni della buccia creando condizioni ottimali per lo sviluppo di marciume acido e botrite che hanno aggravato ancora di più lo stato fitosanitario delle uve. Da aggiungere, se tutto questo non bastasse, violente grandinate che hanno colpito diverse zone del veronese e vicentino. E’sempre inutile, e lo è ancora di più quest’anno, andare alla ricerca dei principi attivi da colpevolizzare e quelli invece che si dovevano utilizzare (e chissà perché nessuno utilizza mai al momento giusto!); bisogna dire che purtroppo non si può chiedere agli antiperonosporici di fare da soli più di quello che possono fare! Siamo sinceri, quest’anno il vigneto perfetto dal punto di vista fitosanitario non era possibile trovarlo. Bisogna pero dire che i viticoltori che hanno proseguito tenacemente la difesa fino alla fine, pur con tante difficoltà legate alla gestione dei tempi di carenza e rispetto dei Disciplinari di produzione, affiancandola ad una corretta gestione agronomica (prima tra tutte la gestione della chioma), integrando mezzi chimici e biologici, hanno comunque limitato i danni (era possibile solo questo) e raccolto uve che nonostante tutto hanno dato discreti risultati quantitativi e qualitativi in una stagione dove il rischio di perdere l’intera produzione era reale. Le stagione 2014 offre molti spunti di riflessione (che è impossibile sintetizzare in poche righe) sia per i produttori che per tutti i tecnici Dal punto di vista enologico sicuramente i vini avranno caratteristiche diverse da quelli di altre annate soprattutto in termini di tenore alcolico e freschezza ma è sicuramente azzardato affermare che saranno di pessima qualità. Ricordiamoci che vini diversi non significa vini scadenti. Andrea Gallo – Servizio Tecnico Agricon